Sin dalle epoche più antiche il piombo è stato a lungo utilizzato per la produzione di strumenti, armi ed oggetti di uso quotidiano. Molto comuni erano in epoca romana le tubature in piombo, le cosiddette fistulae aquariaae, consolidate tra di loro da un composto di stagno e piombo, più costose e decisamente meno salutari di quelle in terracotta. La contaminazione dell’acqua con il piombo e la sua assunzione a lungo termine provocherebbe una grave malattia chiamata “saturnismo”, una vera e propria intossicazione che comporta disturbi al sistema nervoso, pesanti cefalee fino a veri e propri disturbi psichici. E pensare che i romani utilizzavano gli ossidi di piombo anche per addolcire vino ed alimenti ! In particolare erano soliti utilizzare il diacetato di piombo, un sale che era il principale componente dello “zucchero di saturno”: un dolcificante molto usato all’epoca, che veniva prodotto facendo bollire e concentrare il mosto del vino in pentoloni di piombo.